La chiesa di Santa Maria Iscalas, situata a Cossoine, si erge maestosa sulla sommità di uno scenografico altipiano, dominando il paesaggio circostante con la sua presenza suggestiva. Questo piccolo gioiello architettonico si distingue per la sua peculiare costruzione in calcare bianco, caratterizzato da delicate sfumature azzurre che conferiscono all’edificio un aspetto unico e affascinante.
La tecnica muraria impiegata nella costruzione della chiesa rivela una notevole perizia costruttiva: i conci di grandi dimensioni, utilizzati per rinforzare gli angoli della struttura, contrastano armoniosamente con i conci appena sbozzati impiegati nelle parti intermedie, creando un interessante gioco di texture e volumetrie.
La datazione precisa dell’edificio rimane oggetto di un vivace dibattito all’interno della comunità scientifica. Le ipotesi degli studiosi oscillano in un ampio arco temporale, che va dal VI-VII secolo fino al X-XI secolo, testimoniando la complessità dell’analisi storico-architettonica di questa struttura e la necessità di ulteriori ricerche approfondite.
Dal punto di vista planimetrico, la chiesa presenta una configurazione a croce libera, una soluzione architettonica carica di simbolismo religioso. L’elemento più distintivo e affascinante dell’edificio si trova all’incrocio dei bracci: qui si erge una struttura denominata tiburio, che racchiude al suo interno una cupola. Questa caratteristica architettonica, visibile solo dall’interno della chiesa, è esternamente celata da un tetto piramidale, creando un intrigante contrasto tra l’aspetto esterno e la complessità spaziale interna.