L'elenco delle chiese dei relativi comuni è momentaneamente non al completo. La Fondazione Isola del Romanico Sardegna sta lavorando per completarlo il prima possibile.

Basilica di San Simplicio

Basilica di San Simplicio

La Basilica di San Simplicio, situata a Olbia, si erge come un monumento di straordinaria importanza storica e architettonica, distinguendosi come la più antica chiesa cristiana della Gallura. La sua costruzione, che si estende su un arco temporale di oltre due secoli, dall’XI al XIII, testimonia un processo evolutivo complesso e affascinante, articolato in cinque fasi distinte. Questa stratificazione costruttiva offre un’opportunità unica per studiare l’evoluzione dell’architettura sacra in Sardegna durante il periodo romanico.
La facciata della basilica, elemento di grande impatto visivo, si sviluppa su due ordini, ciascuno caratterizzato da soluzioni architettoniche distintive. L’ordine inferiore si presenta suddiviso in tre specchi, una soluzione compositiva che conferisce ritmo e armonia al prospetto. L’ordine superiore è invece dominato da una elegante trifora, elemento tipico dell’architettura romanica che non solo arricchisce esteticamente la facciata, ma svolge anche l’importante funzione di illuminare l’interno dell’edificio.
Un elemento di particolare interesse storico-artistico si trova nella parte meridionale della facciata: una formella in marmo, incastonata in uno degli archetti, che raffigura un cavaliere armato e un angelo. Lo stile di questa scultura, caratterizzato da una raffinata esecuzione e da dettagli iconografici specifici, ha portato gli studiosi a datarla al VII secolo.

Località: Olbia

Provincia: Sassari

Indirizzo: Piazza S. Simplicio, 07026 Olbia SS

Questa datazione rende la formella non solo un prezioso elemento decorativo, ma anche una testimonianza tangibile della continuità di culto e della stratificazione artistica del sito.
L’interno della basilica si rivela altrettanto ricco di elementi di interesse storico e architettonico. Lo spazio è articolato in tre navate, separate da una serie di arcate che poggiano alternativamente su pilastri e colonne. Questa soluzione architettonica, oltre a creare un ritmo visivo suggestivo, garantisce una distribuzione ottimale del peso della struttura.
Di particolare rilevanza sono i capitelli che coronano pilastri e colonne. La loro parte superiore, tecnicamente denominata abaco, presenta una caratteristica forma a tronco di piramide, una soluzione stilistica che conferisce robustezza visiva e strutturale agli elementi di sostegno. Tra questi, un capitello si distingue per la sua forma peculiare ad angoli smussati. Questa morfologia specifica trova riscontri nell’architettura altomedievale della valle del Po, suggerendo possibili influenze o connessioni culturali tra queste due aree geografiche distanti.
La Basilica di San Simplicio rappresenta quindi non solo un capolavoro dell’architettura romanica sarda, ma anche un documento storico di inestimabile valore. La sua lunga storia costruttiva, gli elementi decorativi di epoche diverse e le soluzioni architettoniche adottate offrono una finestra unica sulla evoluzione dell’arte e dell’architettura in Sardegna dall’Alto Medioevo al periodo romanico. Ogni dettaglio dell’edificio, dalla facciata ai capitelli interni, racconta una parte di questa storia millenaria, rendendo la basilica un luogo di straordinario interesse per storici, architetti e appassionati di arte sacra.

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