Chiesa di Santa Lucia
Chiesa di Santa Lucia
La chiesa campestre di Santa Lucia si trova su un’area caratterizzata da un’interessante continuità di utilizzo. Infatti, un nuraghe e i resti di un probabile insediamento romano, lo confermano. Lo stesso luogo di culto conserva chiare tracce della precedente dominazione, tra cui una lapide mortuaria incastonata nelle murature. Restaurata negli anni venti del Novecento, la chiesa fu nel corso dei secoli abbandonata e ricostruita in più occasioni. Nello stesso sito, è possibile che, tra il V e il VI secolo d.C. fosse stato costruito un luogo di culto, del quale rimane ancora il nartece e il muro laterale meridionale. La facciata, costruita con pietre locali a vista, si distingue per i tre ingressi. All’interno, la pianta attuale, risalente al XV secolo, deve le sue forme anche agli interventi archeologici e di restauro successivi. Il presbiterio, elevato di due gradini rispetto alla navata, offre l’accesso alla sacrestia. La pianta La muratura, realizzata con pietrame misto, è stata abilmente intonacata e tinteggiata, mentre i pilastri in pietra trachitica conferiscono un carattere robusto all’insieme. Sul lato destro della chiesa si trova la sacrestia, mentre tutto attorno, oltre alle tipiche Cumbessias, si estende un’importante area archeologica. Quest’ultima rivela tracce che abbracciano un arco temporale dall’epoca nuragica a quella altomedievale.