L'elenco delle chiese dei relativi comuni è momentaneamente non al completo. La Fondazione Isola del Romanico Sardegna sta lavorando per completarlo il prima possibile.

San Pietro di Ponte

San Pietro di Ponte

San Pietro di Ponte

La Chiesa di San Pietro di Ponte si trova all’interno del cimitero comunale di Quartu Sant’Elena. Questa antica chiesa, originariamente costruita nel XII secolo e poi ricostruita nel tardo XIII secolo da abili maestranze tardoromaniche del giudicato di Cagliari.
Il sito in cui si trova corrisponde all’antico Quarto Suso, a breve distanza da un ponte romano lungo la strada da Carales a Ferraria.
L’edificio, caratterizzato da una navata unica con un’abside orientata a sudest, presenta una facciata adornata con conci di calcare e arenaria. Il campanile a vela, con eleganti archetti e luce ogivale, si erge maestoso sopra la facciata, mentre il portale centrale, ora centinato, in origine doveva essere architravato e dotato di arco di scarico sopraccigliato.
All’esterno della chiesa, lungo la facciata e sui fianchi, sono presenti lesene, paraste e archetti pensili finemente decorati con motivi geometrici e simboli zoo-antropomorfi. In particolare, sulla facciata divisa in tre sezioni, si possono notare filari di conci con numerosi alloggi per bacini ceramici, anche se la maggior parte di essi è andata perduta nel corso del tempo.

Località: Quartu

Provincia: Cagliari

Indirizzo: Via San Francesco, 09045 Quartu Sant’Elena CA

Altri alloggi si trovano nella centina del portale e tra i peducci degli archetti, dove è ancora possibile ammirare alcuni esempi di bacini ceramici.
All’interno la navata unica è conclusa a sud-est dall’abside con arco trionfale a tutto sesto impostato su due mensole di cui una con decorazione fitomorfa. La copertura è a capriate lignee sorrette da due archi ogivali di tradizione gotico catalana.
Inizialmente donata all’abbazia di San Vittore di Marsiglia nel 1119, rimase sotto la loro custodia fino al 1338, quando passò alla mensa arcivescovile di Cagliari. Attraverso i secoli, la chiesa ha subito periodi di abbandono e restauri, fino a diventare oratorio nel contesto del moderno camposanto di Quartu Sant’Elena.

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