L'elenco delle chiese dei relativi comuni è momentaneamente non al completo. La Fondazione Isola del Romanico Sardegna sta lavorando per completarlo il prima possibile.

San Forzorio

San Forzorio

La Chiesa di San Forzorio, costruita alla fine del XIII secolo presso l’omonimo stagno all’interno di un’azienda agricola, conserva l’impianto originario con chiari elementi tardo romanici caratterizzati da grande semplicità. La fabbrica originale è probabilmente opera di maestranze locali che adoperarono materiale di spoglio trovato in situ, la cui presenza è rivelata dal ritrovamento di tombe romane.
La facciata, costituita da conci calcarei di media e grossa pezzatura con il suo campanile a vela e un’unica finestra ad arco a tutto sesto, presenta elementi simili a quelli della Chiesa di San Platano.
All’interno, la chiesa presenta un’unica navata terminante ad oriente con un’abside semicircolare. Il soffitto a botte è dipinto con una cromia azzurra e stelle dorate, mentre nella zona absidale si conserva una decorazione con bande geometriche, probabilmente risalente al XIX secolo. Gli unici arredi presenti sono un altare in muratura e, all’interno di una teca in legno e vetro di foggia novecentesca, il simulacro ligneo di un giovane santo con la palma del martirio ed un libro.

Località: Quartu

Provincia: Cagliari

Indirizzo: Via Costantino Nivola, 09045 Quartu Sant’Elena CA

La Chiesa di San Forzorio, costruita alla fine del XIII secolo presso l’omonimo stagno all’interno di un’azienda agricola, conserva l’impianto originario con chiari elementi tardo romanici caratterizzati da grande semplicità. La fabbrica originale è probabilmente opera di maestranze locali che adoperarono materiale di spoglio trovato in situ, la cui presenza è rivelata dal ritrovamento di tombe romane.
La facciata, costituita da conci calcarei di media e grossa pezzatura con il suo campanile a vela e un’unica finestra ad arco a tutto sesto, presenta elementi simili a quelli della Chiesa di San Platano.
All’interno, la chiesa presenta un’unica navata terminante ad oriente con un’abside semicircolare. Il soffitto a botte è dipinto con una cromia azzurra e stelle dorate, mentre nella zona absidale si conserva una decorazione con bande geometriche, probabilmente risalente al XIX secolo. Gli unici arredi presenti sono un altare in muratura e, all’interno di una teca in legno e vetro di foggia novecentesca, il simulacro ligneo di un giovane santo con la palma del martirio ed un libro.

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