I Comuni della Rete del Romanico in Sardegna, insieme a Itinera Romanica – Associazione Amici del Romanico, sono impegnati da diversi anni nella definizione di politiche e strategie condivise, finalizzate alla valorizzazione del patrimonio monumentale e alla promozione turistica dei territori, con attività che hanno coinvolto circa 50.000 visitatori all’interno del sistema romanico sardo.
Su questa scia, nel 2022 vengono organizzate per la prima volta le Giornate del Romanico, in occasione delle quali 55 comuni sardi hanno aperto le porte alla visita di oltre 60 chiese romaniche in Sardegna. Considerato il grande riscontro ottenuto, nel 2023 la Fondazione Sardegna Isola del Romanico si rende protagonista di un ambizioso progetto di costruzione di una Rete Nazionale del Romanico.
Nell’anno 2023 alla nostra proposta aderiscono altre due regioni italiane, la Lombardia e la Sicilia. Attraverso la sottoscrizione di un apposito protocollo nasce Italia Romanica, una rete del Romanico nazionale nata dall’unione di tre enti: la Fondazione Sardegna Isola del Romanico, la lombarda Fondazione Lemine e la siciliana Le Vie dei Tesori, alle quali nel 2024 si è aggiunta anche l’Associazione In Collina in rappresentanza del Piemonte.
La Sardegna, attraverso la nostra Fondazione, si è ritagliata un importante ruolo nel panorama nazionale e ha assunto il ruolo di capofila in questo progetto, sia per l’ideazione che per il coordinamento dello stesso, realizzando per la prima volta una esperienza di rete nazionale del patrimonio romanico italiano, con immagine e programmi condivisi nella organizzazione di giornate speciali dedicate all’architettura del Medioevo italiano.
Questa è stata quindi la grande novità che ha caratterizzato il programma per l’anno 2023 attivato dalla Fondazione. L’evento nazionale ha visto la realizzazione di un unico calendario di visite ad oltre 100 chiese distribuite tra la tre regioni aperte e visitabili in tutta Italia. In Sardegna, 60 comuni della rete hanno aperto circa 70 monumenti Romanici, che sono stati presentati da guide esperte, registrando una partecipazione di visitatori stimata di oltre 30.000 presenze nei tre fine settimana in cui si è svolto l’evento.
La conoscenza, la promozione e la valorizzazione del vasto patrimonio culturale sardo sono tra i principi statutari della Fondazione, la quale, sin dalla sua costituzione si è posta l’obiettivo di far conoscere i propri monumenti favorendone l’accessibilità, reale e virtuale, introducendo in entrambi i casi il ricorso alle nuove tecnologie informatiche e digitali. L’accessibilità è diventata quindi la parola chiave per raggiungere questo obiettivo, che consente la fruizione del bene da parte di tutti, abbattendo le distanze e le barriere.