Chiesa di Santa Maria Maddalena
Chiesa di Santa Maria Maddalena
La costruzione della chiesa di Santa Maria Maddalena è iniziata nel XIV secolo. Una pergamena, trovata nel 1885 durante i lavori sull’altare principale, conferma che la chiesa è stata consacrata il 15 settembre 1388 da “Fra Cristoforo dei Conventuali di Oristano”, su incarico dell’Arcivescovo Leonardo di Oristano.
Nel corso dei secoli XVII, XIX e XX, la chiesa ha subito vari restauri. Attualmente, della struttura originale, rimangono solo alcuni frammenti di decorazioni in pietra, sparsi sui muri laterali e sopra gli archi.
Tra le decorazioni conservate, si possono vedere uno stemma con una mano che tiene un calice, teste di angeli con ali in alcuni frammenti, e uno stemma con l’anagramma “IHS”, dove l’H è sormontata da una croce e nella parte inferiore ci sono tre chiodi.
All’interno della sagrestia si trova un sarcofago risalente all’epoca giudicale, decorato con bassorilievi raffiguranti un putto pronto a spiccare il volo, due angeli con ali spiegate, una croce bizantina e un turibolo. Due colonnine decorative sugli angoli sostengono un cornicione epigrafico con un’iscrizione che avrebbe dovuto iniziare sulla pietra tombale ormai perduta. Su entrambi i lati sono visibili due scudi, simbolo della famiglia De Basso, legata agli Aragona. Si ritiene che il sarcofago possa essere la tomba di Giovanna, figlia di Giovanni de Serra visconte di Bas e nipote di Mariano II, morta in giovane età poco dopo la morte del padre.
Nel giardino della chiesa c’è anche un fonte battesimale risalente al primo XVII secolo. Sotto il bordo anteriore del fonte sono incise le parole “SANCTE IOVANES”, mentre nella parte opposta è scolpita una testa d’angelo con le ali.