L'elenco delle chiese dei relativi comuni è momentaneamente non al completo. La Fondazione Isola del Romanico Sardegna sta lavorando per completarlo il prima possibile.

Chiesa di Santa Greca

Chiesa di Santa Greca

Chiesa di Santa Greca

La chiesa di Santa Greca è situata nella periferia di Decimomannu, centro abitato noto in età romana come Ad Decimum Lapidem, importante nodo viario nell’entroterra di Cagliari.
Il titolo è menzionato nei documenti a partire dal XIV secolo, dai quali risulta che il monastero sia molto più antico, forse già esistente nel IX secolo.
Questo santuario è luogo di pellegrinaggio, specialmente durante la festa annuale in onore della Santa che si svolge ogni anno nell’ultima domenica di settembre. In questa occasione, i fedeli scendono alla “prigione di S. Greca”, una camera ipogeica con volta a botte pavimentata in cocciopesto, la cui datazione precisa è sconosciuta ma si crede sia antica.
La cronologia di impianto è incerta, vista la mancanza di documentazione. L’edificio protoromanico è stato in gran parte ricostruito entro il 1792, risparmiando alcuni partiti originali, in particolare tratti dei muri e l’abside. Quest’ultima, orientata a sud est, segue un profilo iconografico di forma parabolica profonda e sovrasta l’ipogeo dove si crede abbia subito il martirio la Santa.

Località: Decimomannu

Provincia: Cagliari

Indirizzo: Chiesa Santa Greca, Via Santa Greca, 09033 Decimomannu CA

La copertura esterna del catino, in cemento preindustriale, mostra l’estradosso rientrante sul filo d’imposta, caratteristica utile a istituire dei confronti con altri edifici del territorio. L’abside è collegata in modo continuo a tratti di paramento esterno, che sembrano essere stati costruiti con materiali riutilizzati. All’interno, l’arco frontale e il catino non sono perfettamente semicircolari. Si segnala inoltre la presenza di frammenti di antichi intonaci.
La muratura, sia all’esterno che all’interno, è costituita da grossi blocchi calcarei sovrapposti in filari approssimativamente regolari. C’è una sola monofora stretta al centro e mancante di strombatura.
Sfugge il motivo contingente della ricostruzione ex novo, ipotizzabile (più che nella rovina dell’edificio preesistente) nell’esigenza di una monumentalità maggiormente rappresentativa; si conferma comunque che l’attuale chiesa è nella sua forma e nelle strutture principali quella del 1777. Va aggiunto che, con il passare del tempo e del nostro secolo, si ebbero modifiche e abbellimenti. Davanti all’ingresso principale della chiesa era presente una lolla con colonne ottagone la quale fu demolita nel 1933. Nello stesso anno fu aperta una porta con relativa scala per accedere alla cripta. Nello stesso anno la chiesa subì ulteriori modifiche, tra cui la rimozione del campanile a vela sulla facciata sostituito da uno nuovo a canna quadrata. Venne poi aggiunta una porta di accesso sul lato lungo e modificato il coronamento del prospetto, ora completato da un timpano triangolare.

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