L'elenco delle chiese dei relativi comuni è momentaneamente non al completo. La Fondazione Isola del Romanico Sardegna sta lavorando per completarlo il prima possibile.

Chiesa di Santa Maria di Mesumundu (Santa Maria di Bubalis)

Chiesa di Santa Maria di Mesumundu (Santa Maria di Bubalis)

L’edificio conosciuto come “Terme di Mesumundu” o chiesa di Santa Maria di Bubalis, situato a Siligo, rappresenta un eccezionale esempio di stratificazione storica e architettonica in Sardegna. Questo monumento, che fonde elementi di diverse epoche, sorge su preesistenze di età romana tardo-imperiale, specificamente un complesso termale che sfruttava le acque della vicina sorgente di S’Abba Uddi. Questa continuità d’uso del sito testimonia l’importanza strategica e culturale dell’area attraverso i secoli.
La trasformazione dell’edificio in struttura ecclesiastica risale all’epoca bizantina, un periodo cruciale per la storia della Sardegna che ha lasciato tracce significative nell’architettura dell’isola. La datazione a quest’epoca è supportata dall’impiego di una tecnica costruttiva distintiva nota come opus listatum. Questa metodologia, caratterizzata dall’alternanza ritmica di filari in laterizio di colore rosso e pietre basaltiche, non solo conferisce all’edificio un aspetto visivamente accattivante, ma rappresenta anche una testimonianza tangibile dell’influenza bizantina sull’architettura sarda.

Località: Siligo

Provincia: Sassari

Indirizzo: SP80, 07040 Mores SS

L’edificio conosciuto come “Terme di Mesumundu” o chiesa di Santa Maria di Bubalis, situato a Siligo, rappresenta un eccezionale esempio di stratificazione storica e architettonica in Sardegna. Questo monumento, che fonde elementi di diverse epoche, sorge su preesistenze di età romana tardo-imperiale, specificamente un complesso termale che sfruttava le acque della vicina sorgente di S’Abba Uddi. Questa continuità d’uso del sito testimonia l’importanza strategica e culturale dell’area attraverso i secoli.
La trasformazione dell’edificio in struttura ecclesiastica risale all’epoca bizantina, un periodo cruciale per la storia della Sardegna che ha lasciato tracce significative nell’architettura dell’isola. La datazione a quest’epoca è supportata dall’impiego di una tecnica costruttiva distintiva nota come opus listatum. Questa metodologia, caratterizzata dall’alternanza ritmica di filari in laterizio di colore rosso e pietre basaltiche, non solo conferisce all’edificio un aspetto visivamente accattivante, ma rappresenta anche una testimonianza tangibile dell’influenza bizantina sull’architettura sarda.

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