La Chiesa di San Gregorio a Sardara, pur non disponendo di documenti che ne attestino con precisione la data di edificazione, viene collocata dagli esperti all’inizio del XIV secolo sulla base di un’attenta analisi stilistica e strutturale. Questo edificio sacro rappresenta un esempio raffinato di transizione architettonica, in cui si fondono armoniosamente gli elementi del nascente stile gotico isolano con quelli del persistente romanico sardo del XIV secolo. La struttura si compone di un’aula a navata unica, culminante in un’abside che incarna perfettamente questo compromesso stilistico tra la tradizione romanica e le nuove influenze gotiche italiane. La facciata si caratterizza per il suo profilo “a capanna”, dominato da un portale architravato e impreziosito da un rosone di chiara ispirazione gotica. Il campanile a vela e un secondo portale con archi acuti completano l’articolata composizione esterna, conferendo all’edificio un aspetto di notevole interesse storico-artistico.